Durante le tante passeggiate di quest’inverno (inverno per modo di dire), passate guardando a terra tra le foglie cadute o in alto tra i rami degli alberi spogli alla ricerca di stimoli per i nostri articoli, spesso siamo stati attratti da dei magnifici cumuli di muschio. Alcuni verdissimi, quasi fluorescenti, altri più scuri; altri un po’ secchi e altri ancora sofficissimi.

Perciò ci siamo decisi a cercare qualche informazione che ci aiutasse a capire meglio queste piante, giusto per sfatare il mito che servono solo per abbellire il presepe.
Ecco cosa abbiamo scoperto!
Prima di tutto i muschi trattengono moltissima umidità, contribuendo a ridurre l’erosione e il dilavamento del suolo, e la cedono lentamente, portando alla formazione di micro habitat dai quali dipendono altri organismi.

Grazie alla loro capacità di vivere sulle rocce nude, sono fondamentali piante pioniere, che preparano il suolo al successivo insediamento di vegetali più evoluti, avviando così la “successione ecologica”.
Essi sono inoltre elementi importantissimi degli ecosistemi palustri e delle torbiere.
La loro morbidezza li rende un materiale prezioso per tanti animali, che li usano per rivestire nidi e tane. In particolare, moltissimi sono gli uccelli che se ne servono.

I muschi si distinguono per la forma, la riproduzione e probabilmente per l’origine da qualsiasi altro gruppo di organismi. Non possiedono strutture efficienti per il trasporto dell’acqua dal terreno alle foglie (es radici, vasi): nella maggior parte delle specie l’acqua viene assorbita direttamente attraverso le foglioline e i fusti quando piove o c’è rugiada.
Nel complesso per vivere dipendono dall’atmosfera: se piove si idratano e sono voluminosi, quando non piove rinsecchiscono.

La “dipendenza” dall’umidità porta moltissime specie di muschio a formare soffici tappeti verdi su rocce, ceppi, alberi delle zone ombrose, che è dove generalmente siamo abituati a vederli. In realtà queste piante con l’evoluzione si sono adattate ai più vari ambienti, ed è eccezionale la loro diversità. Pensate che solo in Veneto ne sono state segnalate più di 500 specie diverse, che possono vivere dal livello del mare alle montagne, alcune immerse in acqua, altre in zone aride ed esposte al sole.
Sul Montello i muschi sono onnipresenti, e in questi giorni d’inverno il loro verde spicca brillante sui tronchi di alberi ancora spogli, sulle pietre e sul terreno, ogni specie legata al proprio habitat.

Trovate l’occasione per osservarli da vicino: scoprirete che a volte si alzano dalle piccole piante centinaia di minuscole capsule portate in aria da esilissimi steli, queste contengono le spore che, disperse dal vento, permettono a nuove piante di nascere anche molto lontano.
Se anche ora che conoscete alcune delle caratteristiche di queste piante straordinarie siete ancora convinti di volerle usare per i vostri ornamenti natalizi, evitate almeno di raccoglierle dai pendii scoscesi. Eviterete così di esporre il terreno alla sferza della pioggia, avviando un inarrestabile processo di erosione.
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