Oggi parleremo di un bellissimo rapace, che probabilmente vi è capitato di vedere sfrecciare accanto alle vostre case, sopra i campi e in città: il gheppio (Falco tinnunculus).
In Italia è una specie stanziale, cioè presente tutto l’anno, ma non mancano soggetti svernanti oppure presenti solo nel periodo estivo.
Presenta dimorfismo sessuale: il maschio e la femmina hanno aspetto diverso e questo li rende facili da distinguere. Il piumaggio del maschio è grigio sulla testa e sulla coda, dove presenta una banda nera, la schiena e le ali sono marrone punteggiato di nero, la punta delle ali è scura. La femmina ha colore più uniforme, marrone rossiccio.
Il gheppio è un falco di taglia medio/piccola, con apertura alare che non supera i 90 cm (la femmina è più grande): è un rapace piccolino, ma non per questo meno temibile!
La natura lo ha infatti fornito di ottime doti: una grande agilità nel volo che gli permette, ad esempio, di restare sospeso in aria, quasi immobile, per scrutare il terreno (volo a “spirito santo”), una vista acutissima, la capacità di vedere gli ultravioletti per individuare tracce di urina e secrezioni lasciate nel terreno dai roditori in modo da poterli trovare e, non ultima, una grande adattabilità ad ambienti diversi: possiamo incontrarlo in campagna, nelle aree coltivate, ma anche in città e nelle zone industriali.

I gheppi formano coppie che durano più anni, talvolta tutta la vita, e non costruiscono nidi, depongono le uova in anfratti di edifici e ruderi, occupano nicchie di campanili, tralicci delle linee elettriche, oppure utilizzano nidi di altri uccelli, quali cornacchie e gazze.
Si nutrono di piccoli mammiferi, insetti e rettili.
In Italia oggi la specie è in ripresa, dopo un calo avvenuto negli anni ’60, e in buono stato di conservazione, dunque è classificata dalla Lista Rossa Italiana come specie a Minor Preoccupazione (LC).
A livello globale, pur non essendo considerata in estinzione, è attualmente in decrescita.
Sul Montello il gheppio è presente solo da pochi decenni, un abitante recente di questa collina!
Tra le cause di morte di questo bel falco occupano un posto importante gli impatti stradali: i bordi delle strade sono ricchi di prede sulle quali si avventa all’improvviso, spesso finendo contro le automobili in transito.
Un altro grave problema per il gheppio, e per i rapaci in genere, sono gli avvelenamenti secondari causati da veleno per topi. I veleni usati comunemente contro i roditori sono molto pericolosi per la fauna: entrano nella catena alimentare e causano danni molto più estesi di quanto si possa immaginare. I predatori che si nutrono di topi e ratti e che possono quindi ridurli in maniera naturale, ecologica, gratuita, muoiono spesso avvelenati da queste sostanze.
Invitiamo quindi ad evitare l’uso di prodotti chimici nella lotta contro i roditori, preferendoli a dispositivi meccanici piuttosto che a collanti.
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