È sempre ricco di meraviglie il bosco del Montello! E lo sarà soprattutto in questi giorni in cui noi, da bravi cittadini, siamo costretti a stare chiusi in casa, con la speranza che l’emergenza sanitaria in corso diventi solo un brutto ricordo.
Fortunatamente nelle scorse settimane siamo riusciti a racimolare un po’ di materiale per i nostri post, così eccoci qui a riempire qualche minuto del vostro tempo con qualche aneddoto del nostro amato colle.
Ora che i bucaneve si apprestano a sfiorire già si preparano nuove, spettacolari fioriture di specie delicate e spesso rare, legate ai prati o agli habitat boschivi.
Tra i molti fiori di questa precoce primavera vorremmo soffermarci oggi su delle piccole liliacee dal nome bizzarro: i denti di cane (Erythronium dens canis).

A rendere inconfondibili queste piante sono le foglie violacee a macchie verdi e i fiori rosa chiaro, i cui petali rivolti verso l’alto ricordano un po’ quelli dei ciclamini.
Alla fine dell’inverno spuntano dal terreno una coppia di foglie ed un unico, prezioso fiore. Se impollinato svilupperà dei semi che daranno vita a nuovi esemplari di questa specie, è perciò importante non raccogliere i denti di cane, perché facendolo si impedisce loro di andare a seme.

In Italia queste piante sono presenti soprattutto nelle regioni del Nord e non amano le alte quote (difficile incontrarli sopra i mille metri slm), un fiore di pianura e collina dunque, che ormai è considerato raro, la cui esistenza è legata a boschi misti ben conservati. Sul Montello è una pianta diffusa, che sta spesso ai margini dei boschi, lungo strade e sentieri, dove il terreno è ricco di humus.
Sperando di aver fatto cosa buona, vi facciamo un grande augurio per la vostra salute e vi mandiamo un grande abbraccio. Con l’occasione vi ricordiamo di limitare il più possibile gli spostamenti e quando necessari usate le dovute misure precauzionali.

Con l’impegno di tutti andrà tutto bene!
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